LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Domenico Romagnuolo
|
|||
Che notte! Roboanti tuoni e fulmini a seguire! Lo scrosciare incessante della pioggia sui vetri appannati e sui tetti non lascia stare tranquilli. Improvvisamente poi, il silenzio. Solo il gorgoglio dell'acqua caduta in grande quantita' che cerca con foga di non cadere fuori dalla grondaia ma nel tubo intasato dalle foglie portate a frotte li' dal vento. Non disturba, anzi concilia il sonno il gocciolare,a tempo, sul davanzale. E' alba ormai,bisogna uscir fuori a respirare aria fresca. Nel vicino orticello alcune lumache sono uscite in cerca di cibo, talvolta schiumando,aiutate dall'erba bagnata dallo "scroscione". In cielo, splendendo il sole, volteggiano le rondini a caccia d'insetti mentre nel cortile di casa iniziano a farsi sentire cani buoi e maiali.Persino le anatre si sono messe a starnazzare. Dalle finestre spalancate la voce della "vergara"si fa sentire mentre il profumo del minestrone messo a cuocere di primo mattino riporta alla mente gli odori che, in passato, non zittivano il sapor di fame. Infanzia, cara infanzia, custode di immagini, non cancellare tutto quanto visuto ma riportalo al presente e ascolta, ascolta di notte,caduta la pioggia, il rumoue dell'acqua. |
|